Visto il successo de Il Musichiere la RAI vara l’anno successivo un altro spettacolo legato alle canzoni, che sono in fondo il pane quotidiano degli italiani. Lo intitola Canzonissima e lo abbina ad un’altra passione nostrana: quella del Lotto e del gioco della Lotteria. Mediante un sistema di schede da spedire ogni settimana alla RAI-TV ogni abbonato – naturalmente in regola con il canone – può far trionfare la sua canzone preferita, vincere un po’ di premi settimanali e, a fine gara, i tanti milioni della Lotteria di Capodanno (non ancora Lotteria Italia). La prima puntata va in onda il 22 ottobre 1958 dalle 21 alle 22 e vede in gara un’ampia scelta fra le canzoni italiane composte negli ultimo mezzo secolo. I presentatori sono Renato Tagliani ed Enza Soldi. Ospiti fissi delle prime puntate sono Gianni Agus e Ugo Tognazzi (sostituito poi da Walter Chiari che propone le sue famose e riuscite barzellette sugli ubriachi) con la partecipazione di Lauretta Masiero, Scilla Gabel e Corrado Pani. Il programma va in onda il mercoledì sera, gli autori sono Garinei e Giovannini – che già avevano firmato Il Musichiere – e la regia è ancora una volta affidata ad Antonello Falqui che in quel periodo dirige anche Il Musichiere per il secondo anno consecutivo. Madrina della trasmissione è la contessa Elsa Martinelli Mancinelli Scotti. L’orchestra è quella di Franco Pisano. Tra i concorrenti ci sono le glorie canore del momento come Achille Togliani, Gloria Christian, Claudio Villa, Aurelio Fierro (che canta ora nei panni di un pulitore di vetri di Manhattan ora come impassibile passeggero di un tappeto volante), Johnny Dorelli, Nilla Pizzi e la poco più che esordiente Anna D’Amico. I cantanti sono accompagnati dal coro del Maestro Franco Potenza e dal Quartetto Vocale 2 + 2 delle sorelle Nora e Paola Orlandi. Il regolamento prevede che ogni settimana le prime 7 canzoni in classifica vengano eseguite dai componenti del cast fisso di cantanti. Ma dopo l’entusiasmo iniziale iniziano le inevitabili lamentele perché alla fine le canzoni prime classificate sono sempre le stesse. Così, dopo 3 settimane (praticamente identiche!) si cambia in fretta e furia il regolamento e si eseguono – di tanto in tanto – anche altri brani non votati nelle precedenti trasmissioni. La serata finale viene trasmessa il 4 gennaio 1959 dal Teatro Municipale di Reggio Emilia. Ognuna delle canzoni finaliste viene eseguita davanti ad una scenografia diversa per ciascuna. Stravince Nilla Pizzi con la canzone L’edera, proprio quello stesso anno giunta seconda a Sanremo. Dopo Nilla Pizzi (che canta scendendo da una scala verde fosforescente vestita da regina con tanto di diadema e boys) al secondo posto si piazza Mamma (cantata da Nunzio Gallo accompagnato dal coro di voci bianche di Renata Cortiglioni). Terza Arrivederci Roma (cantata da Claudio Villa e ambientata in una pasticceria con torte di cartapesta che riproducono i monumenti più famosi della città). Le altre furono Vurria, Signorinella, Ti dirò e – ultima – Nel blu dipinto di blu che aveva già vinto a Sanremo e che diventerà poi popolarissima in tutto il mondo. Alla fine del ciclo delle 12 trasmissioni verranno venduti 2 milioni 246.763 biglietti della Lotteria di Capodanno ed il possessore del fortunato biglietto abbinato alla canzone vincitrice vincerà il primo premio di 100 milioni di lire. Niente male come inizio…