La mia passione per il varietà…
Sono nato nel 1968. Appartengo alla generazione cresciuta con la TV in bianco e nero divenuta poi a colori. Di quelli che hanno visto prima due soli canali televisivi, poi tre, cinque fino alle centinaia di oggi. Di quelli che si registravano qualcosa di bello o interessante che passava in TV per poi rivederlo o conservarlo. Solo che nel mio caso non si trattava di films ma di varietà televisivi. Il mio primo ricordo è legato a Canzonissima 1970 e alla mia grande passione per Raffaella Carrà. Poi mi sono visto tutti gli altri spettacoli e si può dire che ci ho passato l’infanzia e la fanciullezza. Ancora oggi ricordo titoli, conduttori, scenografie e registi ma uno su tutti mi è rimasto nel cuore per la cura maniacale che metteva in ogni Suo lavoro: si tratta , lo avrete capito, di Antonello Falqui. Il re del varietà televisivo. Il suo primo lavoro che vidi in Tv fu Dove sta Zazà del 1973. Avevo 5 anni e mi colpì molto Gabriella Ferri perché somigliava a una delle mie maestre di scuola elementare. Poi arrivò Milleluci con Mina e Raffaella Carrà (ricordo che a casa dei nonni avevamo un grande caminetto e assieme a mia cugina cercavo di mettere su dei varietà casalinghi rifacendo le stesse scenette e gli stessi balletti). Poi Fatti e Fattacci (mi ricordo che mi costruii un mini teatrino con una scatola di medicinali e pregai una signora di confezionarmi due tendine di stoffa per il sipario per poi calarmi nella parte di Gigi Proietti nella bellissima sigla finale). E Poi ancora… Mazzabubù, Il Ribaltone con le mie altre beniamine (le sorelle Loretta e Daniela Goggi che somigliavano incredibilmente a due mie carissime amiche del mare), Studio 80, Giochiamo al varietè di cui conoscevo e cantavo la sigla a memoria (“La vita è bella perché è varia…”), Palcoscenico con Milva e Oreste Lionello, Attore amore mio con l’immenso Gigi Proietti fino ad arrivare a Come Alice (ah quanto avrei voluto essere insieme ad Alice – alias Claudia Vegliante – per scoprire come faceva lei in ogni puntata il mondo dello spettacolo e conoscere i suoi protagonisti). E poi Al Paradise, Un altro varietà e l’ultimo Cinema che follia… Una passione per le cose belle fatte con amore che mi è rimasta nel cuore per anni e che coltivo dall’età di 16 anni, da quando cioè la RAI per festeggiare i suoi 30 anni nel 1984 decise di trasmettere al pomeriggio le repliche dei suoi più famosi varietà in uno spazio pomeridiano chiamato Dadaumpa – Antologia del varietà televisivo. Ogni giorno finivo di studiare e di fare i miei compiti pomeridiani e mi piazzavo su RAI TRE. Non ci avrei rinunciato per niente al mondo. Ho conosciuto così per la prima volta gli spettacoli del Maestro Falqui ma anche di altri grandi come Enzo Trapani, Romolo Siena, Eros Macchi. Ho conosciuto e amato anche io quei personaggi che erano popolari molto prima che io nascessi e poi ho rivisto quegli spettacoli della mia infanzia con la nostalgia tipica di chi si rende conto di aver vissuto un’epoca unica e irripetibile. In seguito ho iniziato a registrare quel materiale, a collezionarlo, a creare una specie di videoteca personale e a organizzarmi le mie serate vedendo o rivedendo quello che più preferivo. Poi dopo le video cassette sono arrivati i DVD e gli scambi con altri collezionisti appassionati conosciuti grazie a Internet. Poi in tempi più recenti la possibilità di conoscere grazie a Facebook proprio quegli artisti che vedevo sempre in TV, non senza un briciolo di emozione pura. E oggi sono qui con Voi a condividere questa mia passione…